LA LOGICA DEGLI ITALIANI: IO CE L'HO PIU' LUNGO DI TE...


Io mi ricordo quando Bossi spargeva merda in giro per attirare l'attenzione e quando perfino B scagliò i suoi mastini contro Bossi, dagli Sgarbi quotidiani ai suoi pseudo TG. L'ondata coinvolse tutta la politica a portare prove che la Padania non esiste e che ci fosse un pazzo dietro con il proprio tornaconto elettorale.



Non hanno fatto altro che rafforzarlo sempre più e se non ci fosse stata questa brutta storia di affari dentro la Lega, essa viaggerebbe già oltre il 15%, sfondando alla grande anche sotto il Po.

Bossi urlò «contro» e gli altri lo assecondarono urlando «contro» Bossi a loro volta: una specie di doppia negazione che avrebbe dovuto ristabilire in positivo gli sviluppi successivi; dall'altra parte, la politica di allora, povera di contenuti, sia dalla parte di Bossi, sia dalla parte dei suoi oppositori, non ebbe molto successo nella vita reale, anzi, portò a un distacco notevole tra il cittadino e la politica.

Il fenomeno fu accentuato dalla successiva unione tra B e Bossi: ancora una volta c'era chi urlava «contro» lo Stato e chi urlava «contro» chi urlava contro lo Stato. Il crollo dei tassi d’interesse sul debito, l'avanzo primario che faceva comodo, offrirono terreno fertile alla lunga agonia dei primi anni 2000, scagliandosi tutti contro tutti.

E sola colpa di B e B? Si poteva fare altrimenti?

Data l'intelligenza media degli italiani, tutti o quasi, l'unico modo per racimolare qualche voto adesso, come all'epoca, non restano che le urla, insomma, «sparare contro».

Guardate che, tra i due litiganti il terzo gode!

Chi è che sta godendo in questo momento?

Sappiamo benissimo che per seguire la mafia bisogna seguire i soldi. La criminalità (legale e illegale) ruota intorno ai soldi e se volete scoprire la vera faccia dei vostri manipolatori, non basta altro che dare uno sguardo al loro flusso di cassa.

Guardate che un uomo serio che ha a cuore la sua esistenza come quella del suo vicino di casa, non urla, ma pensa alla soluzione, e la propone pure, anzi, metterebbe in gioco le sue idee per discuterle!

Immaginatevi un bar gestito da due fratelli che passa un periodo brutto dove, diciamo, il fratello più anziano lo conduceva in certa maniera. Quando tutto andava bene i due incassavano e da bravi italiani (lobotomizzati) non si facevano domande sul futuro. Se fino a ieri non «PENSAVANO», chiedetevi se potrebbero farlo oggi in una situazione aggravata da tensioni, sia personali che interpersonali???

Un qualsiasi imbecille punterebbe immediatamente il dito contro il fratello maggiore e inizierebbe a urlare. Ovvio! Ma, è anche ovvio che aggraverebbe la situazione perché anche il fratello maggiore si difenderebbe urlando.

Non sarebbe stato meglio pensarci prima?

Vabbè, già che ci siamo e non possiamo far tornare l'orologio indietro, non sarebbe meglio metterci a ragionare insieme?

Vabbè, magari il fratello anziano è partito del tutto e bisognerebbe saperlo prendere, e allora non sarebbe meglio proporre qualcosa invece di sparare contro il proprio fratello?

Poi, come si fa a proporre qualcosa di costruttivo urlandogli contro? Perché, qualcuno di voi ascolta meglio se vi urlano in faccia?
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"Caro fratello, guarda, io penso che in passato abbiamo sbagliato: hai sbagliato tu nella gestione e ho sbagliato io lasciandoti fare e non preoccupandomi di nulla. Adesso, io t’invito a ragionarci sopra e avrei anche qualche idea al riguardo, che poi mi dici cosa ne pensi."


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